Memorial Oriana Fallaci

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stealthy
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Memorial Oriana Fallaci

Messaggio da stealthy » sabato 7 settembre 2013, 17:53

Il 15 settembre, a Firenze, si terrà il Memorial su Oriana Fallaci. Se ero in Italia ci sarei andato di sicuro!

Antefatto:



Da Imola Oggi:
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Non osiamo immaginare cosa avrebbe detto su Grillo, ma, intanto leggete cosa disse su Dario Fo', prima candidato premier a 5 stelle, ora candidato senatore a vita tra le stelle:

"Perché v'era un che di penoso in quei due vecchi che per piacere ai giovani radunati in piazza si sgolavano e si sbracciavano sul palcoscenico montato dinanzi a Santa Croce, quindi dinanzi al porticato che un tempo immetteva al Sacrario dei Caduti Fascisti. In loro non vedevo dignità, ecco.
A un certo punto l'amico che con me li guardava alla tv ha sussurrato: «Ma lo sai che lui militava nella Repubblica di Salò?». Non lo sapevo, no. Come essere umano non mi ha mai interessato. Come giullare, non m'è mai piaciuto. Come autore l'ho sempre bocciato, e la sua biografia non mi ha mai incuriosito.
Così sono rimasta sorpresa, io che parlo sempre di fascisti rossi e di fascisti neri. Io che non mi sorprendo mai di nulla e non batto ciglio se vengo a sapere che prima d'essere un fascista rosso uno è stato un fascista nero, prima d'essere un fascista nero uno è stato un fascista rosso. E mentre lo fissavo sorpresa ho rivisto mio padre che nel 1944 venne torturato proprio da quelli della Repubblica di Salò. M'è calata una nebbia sugli occhi e mi sono chiesta come avrebbe reagito mio padre a vedere sua figlia oltraggiata e calunniata in pubblico da uno che era appartenuto alla Repubblica di Salò.
Da un camerata di quelli che lo avevano fracassato di botte, bruciacchiato con le scariche elettriche e le sigarette, reso quasi completamente sdentato. Irriconoscibile.
Talmente irriconoscibile che, quando ci fu permesso di vederlo e andammo a visitarlo nel carcere di via Ghibellina, credetti che si trattasse d'uno sconosciuto.
Confusa rimasi lì a pensare – chi è quest'uomo, chi è quest'uomo – e lui mormorò tutto avvilito: «Oriana, non mi saluti nemmeno?». L'ho rivisto in quelle condizioni, sì e mi son detta: «Povero babbo. Meno male che non li ascolti, non soffri. Meno male che sei morto»".
Possiamo... andare avanti?
No. Basta. Non voglio dire altro.