Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Divagazioni...
Leon
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Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da Leon » sabato 10 settembre 2011, 17:42

Credo che chiunque (tra cui purtroppo anche il sottoscritto) sappia, per esperienza più o meno personale, come vanno a finire i "mezzi salvataggi", in questi ultimi mesi, e forse soprattutto giorni, starà tremando. Ma, a quanto pare, chi è al governo non ha esperienza di situazioni del genere, oppure non crede - sbagliando di grossissimo! - che quanto si applica a un individuo possa valere, mutatis mutandis, anche per una nazione.

E il "quanto" è questo: se qualcuno sta andando (finanziariamente) a rotoli e ti chiede aiuto, i modi per darglielo VERAMENTE sono SOLO i seguenti due:
- avere le possibilità finanziarie per tacitare COMPLETAMENTE e DAL PRIMO ALL'ULTIMO i suoi creditori (banche in testa, che sono sicuramente quelle che, avendo saputo che era il momento buono, stanno saltandogli addosso per prendergli tutto quel che ha)
- non tirar fuori una sola lira, lasciarlo andare a fondo e pagargli poi l'affitto, le bollette, le vacanze, ecc. ecc.

La "terza via", cioè quella di buttare soldi nella voragine senza essere PIU' CHE CERTI di tapparla completamente, non fa altro che lasciar andare lo stesso in rovina l'aiutato e MANDARE in rovina chi, pur armato delle migliori intenzioni, aveva creduto di aiutarlo.

Ecco, questa "terza via" è ESATTAMENTE quella che ha imboccato e sta percorrendo con sempre maggiore ostinazione il nostro governo (nonché, sfumature irrilevanti a parte, la cosiddetta "opposizione") e che ci porterà appunto alla rovina. Intendo dire che ridurre più o meno in povertà la grandissima parte della popolazione solo per inseguire l'illusione di tenere in piedi un'UE che, oltre che completamente inutile, dannosa e fastidiosissima nella sua stupida tirannia, è GIA' FALLITA (persino la Germania - il pezzo migliore in assoluto - è stata messa in discussione!) anziché, naturalmente dopo aver rifilato esclusivamente agli investitori esteri una dose massiccia di obbligazioni-spazzatura di tutti i tipi, dichiarare un bel default alla latino-americana e chi s'è visto s'è visto (qualcuno ha mai assistito a un'invasione militare, o comunque a una punizione, di questi Paesacci che si reggono con trucchetti di questo genere da che mondo è mondo?) sarà l'UNICA CAUSA (squisitamente politica, oltre che di rara idiozia autodistruttiva) del disastro collettivo (nel senso di individuale! :? ) prossimo venturo.

Ho scritto "sarà" e non "sarebbe" perché mi rendo ormai drammaticamente conto che persino chi ha un pensiero o una linea più sganciati dalle convenzioni e dalle mode sottoculturali del momento (la Lega, sostanzialmente) su questo punto non riesce a ragionare al di fuori di certi schemi.


( http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -21468419/ )
( http://www.corriere.it/economia/11_sett ... 9584.shtml )



isabeau
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da isabeau » sabato 10 settembre 2011, 17:58

della serie ke parla bene ma razzola male(la lega intendo)..appoggio il cartello di questa ragazza del 2 piano..con rispetto nèèèèè :lol: :lol: :lol: :cry: :cry:
Immagine
nn riesco ad ingrandirla..la scritta e' "<edit automatico>"con una freccia direzionale verso la bandiera del sottovicino... :lol: :lol: :lol:



skydrake
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da skydrake » sabato 10 settembre 2011, 19:49

Leon ha scritto: solo per inseguire l'illusione di tenere in piedi un'UE che, oltre che completamente inutile, dannosa e fastidiosissima nella sua stupida tirannia, è GIA' FALLITA
Su quello che hai scritto ci sarebbe molto da dire riguardo al passato....

Concentriamoci invece su quello che l'Europa avrebbe potuto essere e dovrebbe dovuto essere prima di imbarcarsi in quell'enorme esperimento finanziario che è l'Euro.
Il livello medio di indebitamento dell'area Euro è lo stesso degli USA (quest'ultimi un po' peggio), ma la grossa differenza è che l'Europa è divisa in stati senza una guida centrale, gli USA agiscono come un corpo unico, diventando così un boccone troppo grosso per qualunque attacco speculativo. Lo stato del Minnesota è già fallito, ha chiuso moltissimi uffici statali per default (= leggi non ha i soldi per pagare gli stipendi). La California è anch'essa vicino al default. Tuttavia per attaccare entrambi occorre fronteggiare la Federal Reserve e il peso finanziario di altri 48 Stati.

Viceversa l'Area Euro, senza un governo unico, con 17 paesi all'interno più altri 10 nell'UE, ognuno con la propria politica finanziaria e che vuole dire la sua, è suscettibile a qualunque attacco speculativo di tipo "divide et impera". Finora gli speculatori (=leggi le banche stesse visto che col la progressiva deregulation, le banche possono investire su rischiosi strumenti d'investimento che una volta, prima di Reagan, Teacher, Bush Senion + Junior, semplicemente proibiti) a guisa di un branco di lupi si possono buttare su quella mandria di bovini che sono i paesi dell'Area Euro, accerchiare i membri più piccoli e deboli, come nel caso della Grecia, ed assalirli.

L'Euro presupponeva o un gruppo più piccolo e omogeneo di paesi (come Germania, Austria, Benelux e forse la Francia) oppure un governo unico, che non si è mai avuto ed ormai è sembra troppo tardi per poter essere realizzato in tempo.

Non tutto è perduto. E' stato meglio che il membro tedesco della BCE se ne sia andato adesso che fra un mese o due (magari con Draghi alla guida, i tedeschi lo avrebbero additato come il respondabile). Ma la Merkel, se continua a sostenere di non voler introdurre i gli eurobond, allora deve davvero deve ricorrere a misure estreme, anche opposte fra di loro
O davvero costringere il default della Grecia, cercando di salvare Irlanda e Portogallo (queste due sono ancora salvabili),
o anche imporre davvero l'Europa a due velocità, ipotesi che personalmente non scarterei affatto:

http://www.spiegel.de/politik/deutschla ... 83,00.html
In Inglese:
http://www.spiegel.de/international/eur ... 48,00.html



HLAB5701
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da HLAB5701 » sabato 10 settembre 2011, 23:30




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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da HLAB5701 » domenica 11 settembre 2011, 0:31

IN VISTA PRIVATIZZAZIONI ROVINOSE CON PRODI E AMATO BENEDETTI DALLA CITY
DI PIERO LA PORTA
italiaoggi.it

Immagine

Come se non bastassero quelle del '92 con il fior fiore dell'Iri ceduto a prezzi di saldo

Che succede? Il comunicato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, diramato alle 21.30 di lunedì è tagliente: «Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall'impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli pubblici italiano e quelli tedeschi» e, dopo quattro righe, chiede «misure capaci di rafforzarne l'efficacia e la credibilità».

Il comunicato del Quirinale,conseguiva alla telefonata allarmata di Mario Draghi a Napolitano, che ha convocato il suo staff per bacchettare il governo sulla manovra annacquata e l'opposizione per le strizzate d'occhio alla Susanna Camusso.

Napolitano gioca anche un'altra partita che si concluderà nel 2013, con l'elezione del presidente della repubblica ed è evidente che non faccia nulla per favorire Romano Prodi, mancando sul fronte del governo qualunque credibile concorrente. Prodi, pupillo del Financial Times e della City contro Silvio Berlusconi, è specialista a cavare sangue alle finanze italiane. La svendita, fra il 1992 e il 1993, del fior fiore delle industrie dell'Iri a prezzi di saldo, recò almeno 60 miliardi di euro ai potentati francesi e anglo-olandesi, mentre i tedeschi si accontentarono di speculazioni usuraie nel cambio lira-marco. Alla fine di quel gioco, la vendita delle nostre industrie ci sottrasse plusvalenze, portò altrove le imposte che esse pagavano e consentì alle catene di supermercati francesi di colonizzarci capillarmente.

Una colonizzazione di cui i potentati europei non sono tuttavia ancora soddisfatti. Adesso mirano ai nostri risparmi (i più cospicui della Ue) ai due assetti strategici, Eni e Finmeccanica, sfuggiti alla razzia del 1992 e all'oro della Banca d'Italia, al quarto posto nel mondo. Come faranno?

Lo spiega Prodi, il 23 agosto, sul Sole24Ore, proponendo come garantire gli Eurobond: «L'Italia dovrebbe conferire 180 miliardi di euro in totale di cui 79 milioni di once in riserve auree, valutabili oggi a circa 101 miliardi di euro, più altri 79 miliardi di euro che a nostro avviso dovrebbero essere azioni di società detenute dal ministero dell'Economia (Eni, Enel, Finmeccanica, Poste ecc). Società che oggi non sono privatizzabili, dati i prezzi di mercato _».

Per pura coincidenza la stessa proposta fu avanzata sul Financial Times nel Dicembre 2010 da Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo. Nel 1991 George Soros attaccò l'economia italiana, attraverso Deutsche Bank e Goldman Sachs, il cui senior advisor era Romano Prodi. Giuliano Amato era capo del governo, oggi è a senior advisor di Deutsche Bank.

Oggi Soros non specula contro l'euro ma gioca con le docce scozzesi sui titoli bancari e di stato, dopo essersi disfatto dei clienti privati, ai quali avrebbe dovuto rendere conto nei suoi giochi al ribasso.Ricapitoliamo. Prodi elenca che cosa recherebbe in dote se ascendesse il Colle.
Soros e Amato sono riposizionati nei punti giusti.

L'economia italiana deve essere tenuta a mezz'acqua fino a che la proposta di Prodi e Junker non appaia obbligata. Angela Merkel dirà no finché il prezzo non le aggrada. In tal caso sarà uno scherzo deprezzare i Btp anche del 20 o 30% rispetto agli Eurobond. Così i risparmi degli italiani saranno depredati. A meno che Napolitano...

Piero La Porta
Fonte: http://www.italiaoggi.it/
Link: http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... =hgiornali
10.09.2011



stealthy
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da stealthy » domenica 11 settembre 2011, 0:33

Leon ha scritto: solo per inseguire l'illusione di tenere in piedi un'UE che, oltre che completamente inutile, dannosa e fastidiosissima nella sua stupida tirannia, è GIA' FALLITA
Vogliamo essere uniti come gli Stati Uniti d'America ma non riusciamo e dobbiamo farcene una ragione. In politica estera come comunità di stati siamo un disastro e non abbiamo nessuna influenza. In quella economica stiamo andando verso il baratro. Non lo so. Le sorti dell'Europa sono in mano alla Germania, quando la Germania fallirà allora anche l'UE fallirà.



skydrake
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da skydrake » domenica 11 settembre 2011, 8:06

Riguardo Prodi e Amato, certamente vendere l'IRI è stato come lasciare l'argerenteria di casa al banco dei pegni. Non si ricava mai un buon prezzo. Ma che altro avevamo da vendere? Casomai è da recriminare chi ha accumulato un debito enorme fino agli inizi anni 90 e la fretta e le modalità nel vendere le aziende di stato. Ma i soldi ci servivano in quel momento. Come scritto la settimana scorsa su Die Welt, La Grecia ha lasciato un conto da pagare al ristorante, perchè questo conto deve pagarlo la Germania?
La Germania non poteva farsi carico anche dei conti italiani.
stealthy ha scritto:Le sorti dell'Europa sono in mano alla Germania, quando la Germania fallirà allora anche l'UE fallirà.
No, la Germania non fallirà, nè l'Europa non fallirà col solo fallimento della Grecia. L'Europa fallirà quando i tedeschi non ne vorranno più fare parte.

Ecco dove sono gli investimenti delle banche tedesche:
http://www.spiegel.de/flash/flash-26485.html

Guardando bene le speranze italiane prendono il volo: le banche tedesche hanno investito troppo in Italia, un suo default avrebbe conseguenze molto pesanti anche in Germania. Viceversa, la Grecia è sacrificabile. Ecco perchè nel progetto dell'Europa a due velocità nel link che avevo riportato nel mio post precedente il ministro delle finanze Schäuble aveva incluso l'Italia. Certamente, che la rappresentatività l'abbia chi ha i conti in ordine, ossia nel governo economico unico comanderanno i tedeschi, olandesi, austraci ma non Italia e Spagna. Dopotutto, come diceva Barisoni in Focus Sole24Ore, benvengano i tedeschi a governarci piuttosto che la massa di politici che abbiamo....

Deutschland über alles und über Italien

(già il papa è tedesco, basta abituarsi a un ministro unico delle finanze che parli come lui: " In zettimanen vi zaranno novità nel prelieven fiztalen... ")



Dora
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da Dora » domenica 11 settembre 2011, 8:43

skydrake ha scritto:benvengano i tedeschi a governarci piuttosto che la massa di politici che abbiamo....

Deutschland über alles und über Italien
E come no, non desideriamo altro! Solo che hai dimenticato un pezzo: Deutschland über alles und über Italien, und Gott mit uns.



Dora
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da Dora » domenica 11 settembre 2011, 8:52

HLAB5701 ha scritto:Video Kevin Slavin
Molto carino questo video e brillante, e pieno di intelligenza, HLA, grazie!
Solo che, se se ne vuole trarre qualche conclusione, sembra, se non la solita critica alla matematica che sentiamo dai tempi del Dio geometra di Platone, e poi di nuovo da quelli del libro della Natura scritto in caratteri matematici di Galileo, almeno la riproposizione della paura della matematica che costruisce il mondo invece che descriverlo, che serpeggia da più di un secolo.
Ora, è vero che l'uso di algoritmi sempre più sofisticati e potenti per gestire gli scambi di Wall Street inquieta perfino Thorp, che è il loro papà; ed è vero che in questo momento sembra che non ci sia nessun controllo su quanto accade (come, peraltro, in OGNI altro campo della vita), ma forse (lo dico da ignorante e profana, eh?! - il parere della casalinga di Voghera), invece di farsi prendere dal panico, sarebbe meglio trovare il modo di gestirli, questi strumenti. Semplicemente perché siamo andati troppo avanti nella matematizzazione del mondo e pare assai improbabile che si possa tornare indietro.
Sennò resta sempre una soluzione à la Leon: lasciamo che tutto salti per aria e festa finita.



skydrake
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Re: Tutti in marcia, decisi e compatti, verso la rovina

Messaggio da skydrake » domenica 11 settembre 2011, 10:32

Dora ha scritto:
skydrake ha scritto:benvengano i tedeschi a governarci piuttosto che la massa di politici che abbiamo....

Deutschland über alles und über Italien
E come no, non desideriamo altro! Solo che hai dimenticato un pezzo: Deutschland über alles und über Italien, und Gott mit uns.
und Gott mit uns
Per questo c'è già il suo Vicario in Terra, Ratziger, a parlare in sua vece....

Faccio un paragone alla lontana. Gli australiani sono ancora formalmente sudditi di Sua Maestà. Quando qualche anno fa ci fu il referendum per l'indipendenza totale, sembrava scontata la vincita della Repubblica indipendente. Invece inaspettatamente vinse per poco la Monarchia sotto la Regina Elisabetta. Come fece il partito conservatore locale? Fece una astuta campagna pubblicitaria mettendo ovunque manifesti con due foto: quella di sua Maestà la Regina Elisabetta e quella del leader del partito Laburista Australiano (una specie di Bossi locale), con la scritta sotto, "Chi tra questi due preferite?"

Se a me facessero scegliere tra Angela Merkel e Berlusconi (o Tremonti, o Casini, o Bersani, o persino Vendola), io non avrei dubbi a chi dare il mio voto.

Dora ha scritto:
HLAB5701 ha scritto:Video Kevin Slavin
Molto carino questo video e brillante, e pieno di intelligenza, HLA, grazie!
Idem. Facevo solo notare tre cose:
1) Non importa quali mezzi utilizzino: algoritmi matematici, teorie ed ideologie economiche, psicologi, sociologi, storici, fondi di caffè ecc....
in primo luogo l'Economia è l'arte di fare denaro. Per farlo, sono pronti ad utilizzare qualunque mezzo. Non mi scandalizzerei poi tanto per l'uso della matematica.

2) Non importa quali algoritmi utilizzino: se uno diventa più efficiente dell'altro, tutti puntano sul nuovo e non cambia nulla. in secondo luogo l'Economia è l'arte di prevalere sugli altri per estorcere denaro. Ma se tutti gli altri usano gli stessi mezzi, è ben difficile prevalere.

3) Solo una scienza è esatta: la Matematica, ad un caro prezzo, perchè è astratta. Tutte le altre sono scienze sperimentali. Ma mentre alcune sono abbastanza vicine ad essa (esempio, la Fisica), altre si allontanano sempre di più fino a diventare impredittibili con modelli matematici. Una di essa è la Medicina causa la complessità dell'oggetto del suo studio: l'essere umano. Mentre la Meccanica Razionale (ossia la Fisica cinematica dei corpi rigidi) può avere come oggetto di studio un sasso (quindi oggetto semplice e di grande abbondanza) e un fisico sperimentale ne può lanciare quanti ne vuole per studiarli, per la medicina è ben più difficile studiare gli esseri umani. Ecco perchè si vedono tanti medici in disaccordo litigare fra di loro (i matematici non litigano mai). Ma la scienza più povera è l'Economia. L'Economia è lo studio dell'avidità umana. Più precisamente della psiche umana intenta a guadagnare. E la mente umana è prossima all'impredittibilità.

L'aspetto anomalo che si sta prefigurando è che l'uso di sempre alcuni algoritmi favorisce lo spostamento di denaro con delle logiche qualche volta inaspettate per gli economisti stessi (al più per i matematici, ma di solito a posteriori).

Su Moebius di il Sole24Ore News qualche settimana fà c'era un'intervista di un matematico che parlava su quali modelli matrematici descrivono più correttamente il mercato nelle ultime settimane: gli stessi che descrivono i movimenti delle mandrie in preda al panico. Il movimento degli operatori è apparentemente caotico e ultrasensibile a qualunque stimolo esterno, ma se un numero rilevante di operatori si spostano nella stessa direzione, improvvisamente tutta la mandria si sposta nella medesima direzione. Non importa se in quella direzione ci siano evidenti controindicazioni (esempio un precipizio). Gli operatori in borsa, se vedono che quelli attorno a loro cominciano a vendere le azioni di una banca, tutti vendono, anche se questa banca è ben solida rispetto ad altre. Un esempio sono stati i crolli inspiegabili della Crédit Agricole (un -20% in tre giorni). Oppure, il crollo dell'8% della Fiat Industrial in a inizio settimana e un recupero di altrettanto a fine settimana, senza alcune notizia, negativa o positiva, attorno ad essa. Semplicemente i capitali si muovevano perchè altri capitali si muovevano in quella direzione.
In altre parole, abbiamo la dimostrazione matematica che i mercati sono completamente in preda al panico.



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