Con un po’ di ritardo, questa mattina anche il nostro profilo Twitter ha condiviso questa notizia, e lo ha fatto con un’immagine:
Vedete, cari amici, io spererei veramente che i dati siano falsi.
Spererei che la verità sia in Italia i dati nessuno li raccoglie, nessuno li elabora nessuno li legge prima di pubblicarli.
Perché sennò è la tragedia.
Perché questi dati dicono, non che l’infezione non cresce (grazie al cazzo, dopo venti anni di antiretrovirali), ma che l’infezione non arretra.
Mentre nel mondo civile il 1 dicembre si festeggiano le riduzioni a due cifre delle nuove infezioni, da noi ci si fa le seghe sul fatto che l’infezione non cresce.
Ma chi volete prendere per il culo?
Questo dato è l’attestazione di un fallimento, la certificazione del fatto che non si fa nulla per prendere l’infezione per le corna e schiantarla a terra come oggi si può fare.
Niente PrEP, una classe medica che ancora oggi tentenna sul valore storico del trattamento come forma di prevenzione delle nuove infezioni, nessuna attenzione alla malattia.
Però a ogni inizio dicembre siamo rassicurati: “solo” 4000 nuove infezioni l’anno.
Ma sapete cosa penso in realtà?
Penso che davvero in Italia i dati nessuno li raccoglie, nessuno li elabora nessuno li legge prima di pubblicarli.
E che nulla ci assicura che la situazione non sia peggio di quella che il Tenente Colombo ci racconta ogni primo di dicembre.