COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

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Dora
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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da Dora » venerdì 25 novembre 2022, 16:07

uffa2 ha scritto:
venerdì 25 novembre 2022, 16:02
che voglia fare una diretta su Facebook da iniziare in ritardo, come ai "bei" tempi del coso con la pochette?
Non potrei proprio escluderlo. Noi siamo nelle mani di gente così:

https://www.youtube.com/watch?v=nnxK6Ou8vhk

È da anni che gestisce lei il COA e oggi viene a dire che bisogna unificare il sistema di raccolta dei dati?! 🤡🤡🤡



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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da uffa2 » venerdì 25 novembre 2022, 16:16

Dora ha scritto:
venerdì 25 novembre 2022, 16:07
È da anni che gestisce lei il COA e oggi viene a dire che bisogna unificare il sistema di raccolta dei dati?! 🤡🤡🤡
dopo soli quarant'anni di raccolta dati, non è ancora sicura la strategia migliore, bisogna ancora valutare le esperienze pilota :-D :-D :-D :-D


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Dora
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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da Dora » lunedì 28 novembre 2022, 12:06

Alla buon'ora!


AGGIORNAMENTO DELLE NUOVE DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV E DEI CASI DI AIDS IN ITALIA AL 31 DICEMBRE 2021

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Da Quotidiano Sanità
Hiv/Aids. Trend in diminuzione con 3 nuovi casi ogni 100 mila residenti, in aumento le diagnosi tardive. Giovani a rischio. Il nuovo Rapporto dell’Iss

di E.M.

Nel 2021, sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da HIV. I rapporti sessuali sono la prima causa di trasmissione. A scoprire di essere positivi all’infezione a causa di rapporti sessuali non potetti sono persone sempre più giovani. 382 i nuovi casi di AIDS pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi. 8 persone su 10 con AIDS hanno scoperto di essere HIV+ nei sei mesi precedenti alla diagnosi di malattia. IL REPORT
28 NOV - Il trend delle nuove diagnosi di HIV negli ultimi 10 anni è in diminuzione, ma guai ad abbassare la guardia. A scoprire di essere positivi all’infezione, a causa di rapporti sessuali non potetti sono persone sempre più giovani (tra i 30 e i 39 anni, e tra i 25 e i 29 anni), in particolare maschi che fanno sesso con maschi (MSM), oltre che maschi e femmine eterosessuali. Mentre dal 2016 diminuiscono le nuove diagnosi di HIV tra gli stranieri, sia maschi che femmine.
Ma l’aspetto più preoccupante nel 2021 è l’aumento delle diagnosi tardive (3/4 degli eterosessuali maschi e circa 2/3 degli eterosessuali femmine).
Inoltre, più di un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV riceve la diagnosi quando ha già i sintomi dell’infezione o di patologie correlate. Infezione che per un numero sempre più crescente di persone, pochi mesi dopo la scoperta della positività si trasforma in AIDS: 8 persone su 10 con AIDS hanno scoperto di essere HIV positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di malattia. La conseguenza del ritardo è che ben 8 persone su 10 con AIDS non ha ricevuto una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di malattia conclamata.
Questo il quadro emerso dall’ultimo Report dell’Iss che aggiorna le nuove diagnosi di infezioni da HIV e dei casi di Aids in Italia nel 2021. Dati, avvertono i ricercatori dell’Iss, che potrebbe aver risentito dell’epidemia da Covid-19 che mandato in stallo prova la sorveglianza sull’HIV e il Registro Nazionale AIDS.

I dati. L’incidenza delle nuove diagnosi HIV è in diminuzione dal 2012, con un calo più evidente dal 2018 e un declino ulteriore nel biennio 2020-2021 che però potrebbe, sottolineano gli esperti dell’Iss, potrebbe essere falsato per sottodiagnosi e/o sottonotifiche a causa della pandemia.
Nel 2021, sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da HIV con un’incidenza di 3,0 nuove diagnosi ogni 100mila residenti. Un dato che posiziona l’Italia al di sotto della media europea con 4,3 nuovi casi e la colloca al settimo posto tra i paesi dell’Europa occidentale con le incidenze più basse.

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La proporzione di nuovi casi attribuibile a trasmissione eterosessuale è del 44% (27,2% maschi e 16,8% femmine), quella in maschi che fanno sesso con maschi del 39,5% e quella attribuibile a persone che usano sostanze stupefacenti 4,2%. Il Registro Nazionale AIDS, nel 2021 ha ricevuto 382 segnalazioni di nuovi casi, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. L’83% dei casi di AIDS segnalati nel 2021 era costituito da persone che hanno scoperto di essere HIV positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di AIDS.

Nel 2021, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Valle d’Aosta, Toscana, Emilia-Romagna. Sono maschi il 79,5% di quanti hanno scoperto di essere HIV positive e con un’età mediana di 42 anni (41 per le femmine). L’incidenza più alta è tra le persone dai 30 ai 39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100mila residenti) e dai 25 ai 29 anni (6,6 nuovi casi); in queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quella delle femmine.

Sempre nel 2021, la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali: l’83,5% di tutte le segnalazioni; in particolare, i maschi che fanno sesso con maschi (MSM) costituiscono il 39,5%, gli eterosessuali maschi il 27,2% e le eterosessuali femmine il 16,8%.

Il numero di nuove diagnosi di infezione da HIV tra gli stranieri è invece in diminuzione dal 2016. Nel 2021, gli stranieri costituiscono il 29,2% di tutte le segnalazioni e la proporzione rimane stabile nel tempo con valori intorno al 30%. Il 57,9% delle nuove diagnosi era attribuibile a rapporti eterosessuali (eterosessuali femmine 31,1%; eterosessuali maschi 26,8%).

Dal 2015 aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (persone in fase clinicamente avanzata, con bassi CD4 o in AIDS). Nel 2021, il 44,5% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV è stato diagnosticato tardivamente con un numero di linfociti CD4 inferiore a 200 cell/μL e il 63,2% con un numero inferiore a 350 cell/μL. Una diagnosi HIV tardiva (CD4 <350cell/μL) è stata riportata nei 3/4 degli eterosessuali maschi e quasi nei 2/3 delle eterosessuali femmine (62,4%).

Nel 2021, oltre un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha eseguito il test HIV per sospetta patologia HIV o presenza di sintomi HIV correlati (39,8%). Altri motivi di esecuzione del test sono stati: rapporti sessuali senza preservativo (16,6%), comportamento a rischio non specificato (9,4%), accertamenti per altra patologia (6,9%), iniziative di screening/ campagne informative (6,2%).

Per quanto riguarda i dati sulle persone con una diagnosi di AIDS conclamata. Dall’inizio dell’epidemia (1982) a oggi sono stati segnalati 72.034 casi di AIDS, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mIla residenti, un’incidenza in costante diminuzione. È diminuita nel tempo la proporzione di persone che alla diagnosi di AIDS presentava un’infezione fungina, mentre è aumentata la quota di persone con un’infezione virale e quella con tumori.

Nel 2021, il 76,4% delle persone diagnosticate con AIDS non aveva ricevuto una terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS. Il quadro delle patologie di esordio è differente tra trattati e non trattati. In particolare, emerge tra i trattati una proporzione maggiore di Candidosi (polmonare ed esofagea), Linfomi (Burkitt, immunoblastico, cerebrale), encefalopatia da HIV, micobatteriosi e una percentuale minore da Pneumocystis jirovecii, toxoplasmosi cerebrale, sarcoma di Kaposi e tubercolosi.

Come già evidenziato, il numero di persone con nuova diagnosi di AIDS che ignorava la propria sieropositività e ha scoperto di essere HIV positiva nel semestre precedente la diagnosi di malattia è aumentato nel 2021 (83,0%) rispetto al 2020 (80,8%). Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile con poco più di 500 casi per anno.


28 novembre 2022



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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da uffa2 » lunedì 28 novembre 2022, 16:24

cara @Dora, mi togli una curiosità? hai avuto il tempo di capire "chi sono" gli sfortunati che decedono per AIDS? Si tratta di tre persone ogni mille contagiati, si può anche pensare che "il numero ci sta", ma vorrei capire se si sa qualcosa in più...


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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da Blast » lunedì 28 novembre 2022, 18:51

Nel Lazio, ed in particolare a Roma, grandi numeri per il 2021 (ovviamente sono sarcastico). Vedremo per il 2022 8-)


CIAO GIOIE

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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da Dora » martedì 29 novembre 2022, 6:07

uffa2 ha scritto:
lunedì 28 novembre 2022, 16:24
hai avuto il tempo di capire "chi sono" gli sfortunati che decedono per AIDS? Si tratta di tre persone ogni mille contagiati, si può anche pensare che "il numero ci sta", ma vorrei capire se si sa qualcosa in più...
Certo, da pagina 12 in poi del report dell'ISS, capitolo SORVEGLIANZA DEI CASI DI AIDS (e tabelle e figure correlate), dove - a parte le caratteristiche demografiche - ti segnalo in particolare i paragrafi Dati di mortalità AIDS e casi prevalenti, Patologie indicative di AIDS, e Trattamenti precedenti alla diagnosi di AIDS:

AGGIORNAMENTO DELLE NUOVE DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV E DEI CASI DI AIDS IN ITALIA AL 31 DICEMBRE 2021



skydrake
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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da skydrake » martedì 29 novembre 2022, 12:17

Blast ha scritto:
lunedì 28 novembre 2022, 18:51
Nel Lazio, ed in particolare a Roma, grandi numeri per il 2021 (ovviamente sono sarcastico). Vedremo per il 2022 8-)
Non farci troppo affidamento su quei numeri.
Se vai a vedere le edizioni passate, es. quella del 2014 (a pag. 16):
https://web.archive.org/web/20150218055 ... 14_rev.pdf

Il Lazio è una di quelle regioni che pasticcia coi numeri storici che dovrebbero essere consolidati.
Esempio :
Nella edizione del 2014, riportava che nel Lazio ci furono 637 nuove diagnosi nel 2012 e 607 nel 2013.
Nella edizione del 2022, ora riporta che nel Lazio ci furono 645 nuove diagnosi nel 2012 e 618 nel 2013.

Nel complesso, sono piccoli aggiustamenti, ma fino al 2012. Prima di quella data ci sono delle rettifiche delle stime molto importanti. Prima del 2012 non ci sono dati affidabili anche perché la copertura non raggiungeva il 100% delle regioni e fino al 2009 mancava persino la Lombardia, che ha un peso notevole.
In assenza di dati cumulativi, nonché di quanti dei diagnosticati negli anni passati sono morti di malattie non HIV-correlate, la raccolta dati sembra pensata appositamente per evitare di ricavare il numero totale dei pazienti sieropositivi in Italia, per concentrarsi sui neoinfetti e poco altro. Mia ipotesi personale: tale lacuna è volontaria, anche perché da tale dato complessivo si potrebbe ricavare ad esempio la percentuale della popolazione gay sieropositiva.



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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2022)

Messaggio da skydrake » mercoledì 7 dicembre 2022, 19:52

I conti non tornano neanche nel Veneto:
https://www.ilgazzettino.it/nordest/bel ... 99051.html

Riporto questo pezzo:

"Sono 230 i bellunesi sieropositivi che conducono una vita quasi normale grazie alle terapie. Un numero in crescita se si pensa che 5 anni fa erano 167 i pazienti in cura al Reparto malattie infettive del San Martino"

Viceversa secondo il rapporto dell'ISS in tutto il Veneto ci sono stati solo 92 nuovi casi, in costante diminuzione da più di 10 anni.



Dora
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Re: COA: nuove diagnosi HIV, dati aggiornati al 2010 (ora 2021)

Messaggio da Dora » giovedì 16 novembre 2023, 19:14

Il Centro Operativo AIDS dell'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato l'

AGGIORNAMENTO DELLE NUOVE DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV E DEI CASI DI AIDS IN ITALIA AL 31 DICEMBRE 2022

Dalla sintesi nel sito del Ministero della Salute

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