Bravo Prof. Guaraldi, grazie per questo link, con interesse ho sentito tutta l'intervista, per chi l'ha conosciuto in Metabolica, non è che una conferma della sua visione ampia; quando partecipa al colloquio finale dopo tutti gli esami che ti fanno gli altri dottori dottoresse e specializzandi, nei minuti che ti dedica, va dritto al punto dei problemi, con il cell che gli squilla sempre come succede anche durante il video.
Come non dargli torto quando conclude che buona parte delle malattie infettive in Italia sarebbero chiuse se fosse veramente applicato un sistema olistico multidisciplinare, un sistema informatizzato per tracciare e misurare nel tempo le comorbosità, misurare ogni anno le fraglità e empatia nella lotta contro lo stigma. Le definisce lui stesso COSE TOSTE. Io vedo che ancora si segnano gli appuntamenti per i prelievi su agenda di carta. D'altronde anche loro nei reparti, sono spesso con meno personale del necessario, figuriamoci poi con due anni di Covid sulle spalle. Vedo personale esaurito più di me.
E poi Guaraldi sempre ti sprona, raccogliamo dati, si ma per aiutare il soggetto fragile a trovare soluzioni sulla qualità della sua vita. Che un pò fa incazzare, perchè sai che ha ragione, e perchè vorresti una ricetta magica che non c'è: non si finisce mai di lavorare su stessi, con questa patologia, e serve voglia di farlo, tanta, ed è un impegno difficile da dosare e con l'età con il sopraggiungere di altri problemucci, richiede sempre più voglia di esserci nonostante e comunque.
OLTRE LA SOPPRESSIONE VIRALE, LA QUALITÀ DELLA VITA
Re: OLTRE LA SOPPRESSIONE VIRALE, LA QUALITÀ DELLA VITA
Sono contenta che l'intervista al Prof Guaraldi ti sia piaciuta. È una persona per cui ho tanta stima, un medico-ricercatore raro, che dimostra sempre di avere una visione profonda dell'infezione e una grande attenzione per le persone che ce l'hanno.
Sì, invecchiare è difficile per tutti, ma invecchiare con HIV si porta dietro un grande peso in più. Però quello che hai scritto è bellissimo.E poi Guaraldi sempre ti sprona, raccogliamo dati, si ma per aiutare il soggetto fragile a trovare soluzioni sulla qualità della sua vita. Che un pò fa incazzare, perchè sai che ha ragione, e perchè vorresti una ricetta magica che non c'è: non si finisce mai di lavorare su stessi, con questa patologia, e serve voglia di farlo, tanta, ed è un impegno difficile da dosare e con l'età con il sopraggiungere di altri problemucci, richiede sempre più voglia di esserci nonostante e comunque.