Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso!

Dedicato alle altre realtà che, a vario titolo, si occupano di HIV.
Datex
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Datex » venerdì 19 giugno 2015, 12:27

perchè non rivolgere queste domande direttamente a loro? si potrebbero organizzare contatti a raffica. mi piacerebbe troppo sapere quante scuse inventerebbero per giustificare la loro posizione. questa gente è pagata da noi. abbiamo diretto ad avere informazioni chiare e attinenti alla realtà.



Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » sabato 20 giugno 2015, 8:03

Datex ha scritto:perchè non rivolgere queste domande direttamente a loro? si potrebbero organizzare contatti a raffica. mi piacerebbe troppo sapere quante scuse inventerebbero per giustificare la loro posizione. questa gente è pagata da noi. abbiamo diretto ad avere informazioni chiare e attinenti alla realtà.
Devo dirti che, dopo l'ultima pessima esperienza di email al Commissario Ricciardi, non ho nessun desiderio di affrontare di nuovo delle frustrazioni con l'ISS.
Se ne hai voglia, potresti contattare le due psicologhe che hanno scritto il pezzo su Quotidiano Sanità - indirizzo e riferimenti li trovi qui per Anna Maria Luzi e la mail di Anna Colucci si forma come tutte quelle dei dipendenti dell'ISS.
Trattandosi di due psicologhe e non di due esperte di virologia o epidemiologia, immagino che quello che hanno scritto sulla PrEP sia quanto viene loro richiesto di dire a chi chiama al Telefono Verde AIDS.

Quindi quel che forse ci potrebbero spiegare è come sia stato formato il consenso fra gli esperti dell'Istituto (se un consenso esiste e non è stato imposto dall'alto), dal momento che so per certo che non tutti all'ISS sono contrari alla PrEP e ci sono prese di posizione in favore che più autorevoli non potrebbero essere: molto interessante, ad esempio, è l'entusiasmo espresso da Stefano Vella fin dal 2011. E che Andrea Savarino sia a favore dell'introduzione della PrEP in Italia lo so semplicemente perché ne abbiamo parlato insieme più volte.
Quanto a Giovanni Rezza, invece, vi invito a notare l'estrema reticenza con cui si esprime durante questa intervista al Tg2 di un paio di mesi fa, in cui sembra di vedere una anguilla che si dimena, sguscia e sfugge. Non solo sulla PrEP ma perfino sulla PEP - e il tutto pur avendo ammesso che in Italia il preservativo si usa poco e male e che l'infezione dilaga fra i gay. Ma forse il fatto che come strumento di prevenzione ritenga ci si possa affidare all'astinenza permette di capire il realismo con cui guarda alle 4000 nuove infezioni che si continuano a contare ogni anno in Italia.

Cliccare sull'immagine (vedere soprattutto dal min. 10 in poi):

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garanzia+
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da garanzia+ » sabato 20 giugno 2015, 17:40

non ho nessun desiderio di affrontare di nuovo delle frustrazioni con l'ISS.
...effettivamente ci si rende conto che se non si sta nel board ( anche se lo fossimo saremmo allontanati) niente si può cambiare. Sembra un mondo precostituito...



Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » lunedì 22 giugno 2015, 15:26

Sulla newsletter di ANLAIDS, Giulio Maria Corbelli raccoglie quanto da ICAR 2015 è uscito sulla PrEP.
Poiché degli studi PROUD e IPERGAY già sappiamo, vediamo solo la parte relativa al confronto fra quel che ne pensa la "comunità gay" e quel che ne pensa la "comunità degli infettivologi".

  • Cosa ne pensa la comunità gay
    Tre presentazioni orali hanno anche contribuito ad accrescere le informazioni relative alla fattibilità e accettabilità della PrEP nel nostro Paese. Nell’ambito dei community studies sono stati presentati i dati su conoscenza e disponibilità all’assunzione della PrEP tra oltre 500 MSM italiani; la ricerca proponeva un confronto con i risultati di un’analoga indagine svolta nel 2013. Rispetto a due anni fa, la quota di partecipanti che avevano sentito parlare di PrEP è salita dal 45 al 76% mentre il 56% si dichiara pronto a utilizzarla nel 2015 contro una percentuale del 65% registrata nel 2013. Le motivazioni che portano a rifiutare di utilizzare la PrEP sono prevalentemente legate alla paura di effetti collaterali (21% nel 2015, 17% nel 2013, percentuali riferite alla quota chi ha risposto di non volerla assumere) e al fatto di non voler assumere farmaci (29% nel 2015, 14% nel 2013) mentre la quota di chi dubita dell’efficacia è diminuita dal 55% del 2013 al 28% del 2015. Tra coloro che la assumerebbero, pochi sono quelli che cambierebbero il comportamento sessuale (Corbelli OC3).

    Le opinioni degli infettivologi
    Una analoga ricerca svolta presso 124 infettivologi italiani mostra che il 35% sarebbe a favore dell’introduzione della PrEP in Italia mentre per il 48% non ci sono sufficienti evidenze per renderla disponibile. Non si dovrebbero investire risorse nella PrEP secondo il 57% degli intervistati e non dovrebbe essere fornita gratuitamente per il 70%; il 51% suggerisce di renderla disponibile in co-payment. Per il 71% degli intervistati la PrEP potrebbe portare a una diminuzione del ricorso ad altre misure preventive. Da notare che il 33% dichiara di avere una buona familiarità con la PrEP, il 64% di aver ricevuto richieste – prevalentemente da parte di coppie sierodiscordanti – e l’88% sarebbe disposto a prescriverla per questa categoria di persone (Di Biagio OC 6).

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Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » lunedì 20 luglio 2015, 8:33

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Vancouver Consensus Statement

Il 16 luglio la PrEP ha compiuto tre anni - cheers!
In Italia sembra di parlare del diavolo.
Invece, il resto del mondo ha raggiunto un consenso sulla PrEP e sul trattamento immediato di chiunque riceva diagnosi di HIV.
  • The statement calls for immediate access to antiretrovirals and for access to pre-exposure prophylaxis for those at high risk of HIV exposure, and urges rapid progress towards the implementation of new scientific evidence.



Fonte AIDSmap.


The Vancouver Consensus
  • In 1996 the global HIV community gathered in Vancouver to share evidence that triple-combination antiretroviral treatment held the power to stem the tide of deaths from AIDS. The treatment era had begun. Today, as we gather again in Vancouver, we recognize a new transformative moment in the fight to end AIDS.

    Building on knowledge accumulated over the last decade, the START trial has released its first results, showing that rather than waiting for immune deterioration, immediate antiretroviral (ARV) treatment more than doubles an individual’s prospects of staying healthy and surviving. Offering immediate ARV access is further supported by studies showing antiretrovirals can prevent transmission from people living with HIV to their negative partners. And data shows ARVs can effectively protect people at risk of infection through prophylactic use.

    Medical evidence is clear: All people living with HIV must have access to antiretroviral treatment upon diagnosis. Barriers to access in law, policy, and bias must be confronted and dismantled. And as part of a combination prevention effort, PrEP must be made available to protect those at high risk of acquiring HIV. The strategic use of ARVs – through treatment and other preventive uses – can save countless millions of lives and move us vastly closer to our goal of ending the epidemic. A new era of opportunity against this epidemic has dawned, and we must seize it.

    This science accompanies achievement of a goal once widely considered unrealizable: 15 million people worldwide are receiving antiretroviral treatment and eight million deaths have been averted since 2000 by global activism, political will, and science. It is time to reach the 60 percent of people living with HIV who are not accessing treatment, including 19 million who do not yet know their status. We must ensure that the decision to use ARVs is an individual choice and that all people, regardless of social or legal status, race, gender or geography must have access to effective treatment and prevention. Knowing medicine cannot work in isolation and ARVs alone cannot end AIDS, a comprehensive, community-driven response attentive to underserved groups is urgent.

    The world must act rapidly to drive down HIV incidence, death, and long term costs. Yet we are gravely concerned that the global AIDS response is under-resourced and that treatment rationing is too common. Only 10 countries have formally adopted the option for people diagnosed with HIV to start treatment immediately. Many have not fully implemented WHO guidelines to start at CD4 500, years after that recommendation. Further delays threaten not only millions of lives but threaten a resurgence of this pandemic.

    We call on leaders the world over to implement HIV science and commit to providing access to immediate HIV treatment to all people living with HIV. We call on donors and governments to use existing resources for maximum impact and to mobilize sufficient resources globally to support ARV access for all, UN 90/90/90 goals for testing, treatment and adherence, and a comprehensive HIV response. We call on clinicians to build models of care that move beyond the clinic to reach all who want and need ARVs. We call on civil society to mobilize in support of immediate rights-based access to treatment for all.

    Science has delivered solutions. The question for the world is: When will we put it into practice?

    Initial Signatories (See the full list of signatories)

    Chris Beyrer, MD, MPH
    President, International AIDS Society, Johns Hopkins University

    Deborah L Birx, MD
    U.S. Presidents Emergency Plan for AIDS Relief

    & Ambassador At Large/Special Representative for Global Health Diplomacy

    Julio SG Montaner, MD
    Past-President, International AIDS Society, British Columbia Centre for Excellence in HIV/AIDS

    Michel Sidibe
    UNAIDS

    Mark Dybul, MD
    The Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis & Malaria

    Linda-Gail Bekker, MBChB, DTMH, DCH, FCP(SA), PhD
    President-Elect, International AIDS Society, University of Cape Town

    Peter Mugyenyi, MBChB, DCH, ScD
    Joint Clinical Research Center

    Pedro Cahn, MD, PhD
    Fundación Huésped

    Helen Rees, OBE, MBBChir, MA, DRCOG
    University of the Witwatersrand

    François Dabis, MD, PhD
    University of Bordeaux

    Eric P. Goosby, MD
    United Nations Secretary General Special Envoy for Tuberculosis

    Michel Kazatchkine, MD
    UN Secretary General’s Special Envoy on HIV/AIDS in Eastern Europe and Central Asia, Graduate Institute of International and Development Studies

    Richard Horton, BSc MB FRCP FMedSci
    The Lancet

    Christine Katlama, MD
    Hôpital Pitié-Salpêtrière

    Diane Havlir, MD
    University of California, San Francisco

    Peter Reiss, MD, PhD
    University of Amsterdam

    Elizabeth Anne Bukusi, MBChB, M.Med, MPH, PhD
    Kenya Medical Research Institute

    Wafaa El- Sadr, MD, MPH
    Columbia University International Center for AIDS Care and Treatment Programs

    Myron Cohen, MD
    University of North Carolina at Chapel Hill

    James McIntyre, MBChB
    University of the Witwatersrand



Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » mercoledì 19 agosto 2015, 6:45

Come si cambia ... e adesso aspettiamo Iardino & co.




Fonte POZ: AIDS Healthcare Foundation Cedes Ground in Anti-PrEP Fight

Lettura altamente consigliata: Fact-Checking AIDS Healthcare Foundation's Latest Anti-PrEP Screed



uffa2
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da uffa2 » mercoledì 19 agosto 2015, 8:02

allora è possibile scrivere delle linee guida chiare e semplici...
(fa-vo-lo-so il punto 11 :-) )


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » sabato 12 settembre 2015, 6:59

Sono usciti su Lancet i risultati dello studio PROUD, in cui la PrEP su base giornaliera è stata offerta a 544 MSM britannici a rischio di contrarre l'infezione (persone che avevano dichiarato di avere fatto sesso anale senza condom nei tre mesi precedenti). Lo studio è stato randomizzato, così si sono potuti mettere a confronto i risultati di chi ha preso tutti i giorni il Truvada e chi no.

Lo studio ha ulteriormente confermato quanto si sapeva - che la PrEP offre una protezione molto alta, riducendo dell'86% il rischio di infettarsi: solo 3 persone nel gruppo della PrEP hanno contratto l'infezione, a fronte di 20 nel gruppo di controllo.

Questo è l'articolo uscito un paio di giorni fa su Lancet: Pre-exposure prophylaxis to prevent the acquisition of HIV-1 infection (PROUD): effectiveness results from the pilot phase of a pragmatic open-label randomised trial.

E questo è il commento che l'accompagna, in cui Kenneth Mayer e Chris Beyrer - l'attuale presidente della International AIDS Society (IAS) - rispondono alle solite obiezioni che sono state rivolte contro la PrEP, demolendole una per una grazie ai dati raccolti negli studi clinici di questi anni e nell'osservazione dell'uso della PrEP nella vita quotidiana: Antiretroviral chemoprophylaxis: PROUD and pragmatism.



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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » giovedì 1 ottobre 2015, 8:48

In un momento storico in cui si parla ormai apertamente di "negazionismo della PrEP" e mentre la discussione in Italia appare stagnante, un articolo di Emily Newman uscito tre giorni fa su BetaBlog analizza con grande sensibilità le ragioni e i torti di chi rifiuta le evidenze scientifiche a favore di questo strumento di prevenzione farmacologica.

Se qualcuno avesse voglia e tempo di tradurlo, penso farebbe una buona cosa. Per chi invece vuole leggerlo nell'originale, è qui:



Dora
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Re: Manifesto della prevenzione HIV: vogliamo la PrEP adesso

Messaggio da Dora » venerdì 2 ottobre 2015, 11:37

UNA PrEP AL GIORNO TOGLIE L'HIV DI TORNO

Questa il presidente di IAS, Chris Beyrer, la dedica a NPS. :lol:

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