Grecia

Dedicato alle altre realtà che, a vario titolo, si occupano di HIV.
Puzzle
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Grecia

Messaggio da Puzzle » domenica 19 marzo 2023, 21:31

Concentrandoci sulla Russia ci dimentichiamo di casa nostra. La crisi greca non è ancora terminata, soprattutto per le persone non produttive e i malati cronici. Per gli hiv+ analisi semestrali e se tutto va bene anche più. Per analisi si intende generalmente il solo prelievo per rilevare la viremia, il resto non conta. Prelievo fatto su un tavolo da osteria, più o meno sporco. Se generico, le varie provette vengono legate con un elastico e messe in una scatola di cartone, ovvero una scatola vuota di scarpe.

Ho trascorso una settimana ad Atene ed è ciò che mi è stato raccontato. Farmaci per un solo mese, perché costano. Quando ho parlato di vitamina D, osteoporosi, ecc. ignoranza completa. Analisi che io faccio regolarmente, non sanno cosa siano. La Grecia, poveretta, fa ciò che può, senza l'attenzione di nessuno. La grande crisi di oltre dieci anni, si fa ancora sentire, ma non ne parla nessuno.



Puzzle
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Re: Grecia

Messaggio da Puzzle » martedì 21 marzo 2023, 16:16

Ho aperto il trend sulla Grecia, con riferimento alla Russia non a caso. La mia amica è russa, rifugiata in Grecia. Sorvolo sul fatto che da Istanbul, dopo la sua fuga, KLM, non l'abbia fatta salire perché russa, pure Air France e Lufthansa l'hanno rifiutata. Al contrario, disperata, ha chiesto protezione internazionale direttamente al confine turco-greco e la Grecia si è dimostrata accogliente, a differenza dei ricchi Paesi del nord, concedendole un permesso di soggiorno.

Come persona sieropositiva ha avuto un grande coraggio a fuggire verso l'ignoto, soprattutto perché non è una ragazzina. Ma, qui il punto, in Russia veniva seguita da un ospedale come noi in Italia, pur sempre con molte limitazioni. In Grecia la situazione è quella che scrivevo sopra. In pratica in Russia era seguita meglio che in Grecia. Le ho parlato dei controlli per l'osteoporosi, le urine 24 ore periodiche, per accertare la tossicità dei farmaci, non ne sapeva niente e neppure in Grecia alcun controllo, oltre alla carica virale. Ma ho scritto di lei per i suoi racconti, dai quali sarei propenso a delle linee guida (obbligatorie) europee sull'hiv. Capisco la crisi Greca, ma fa pur parte della EU.



Dora
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Re: Grecia

Messaggio da Dora » martedì 21 marzo 2023, 16:53

Ma è così per tutti o solo per la tua amica e chi condivide con lei la provenienza dalla Russia e ha magari difficoltà ad ambientarsi? Ed è una percezione o qualcosa di più solido?
Te lo chiedo, perché della Grecia so meno di niente, ma da una rapidissima scorsa i dati non sembrano così catastrofici. L'aiuto per i profughi dall'Ucraina sembra piuttosto ben organizzato. Inoltre, ad esempio, la PreP è gratuita dall'autunno scorso, mentre qui l'AIFA sta discutendo la gratuità del Truvada solo in questi giorni; le diagnosi si sono dimezzate in una decina d'anni e ora sono sulle 500/anno; la prevalenza dell'infezione è bassissima, con dati sulle trasmissioni in linea con le medie europee; un'indagine recente sulla qualità della vita non mi pare abbia dato risultati così diversi da quelli rilevati in Italia ...



rita
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Re: Grecia

Messaggio da rita » martedì 21 marzo 2023, 17:35

Interessante il report di viaggio.

Purtroppo è amaro il report sulle cure hiv, se a questi aggiungi dieci anni di recessione economica, sono un dato di fatto, la qualità cure è bassa anche se accesso a farmaci salva vita è assicurato da UE.

https://www.emerald.com/insight/content ... cking=true

"Il 94,2% degli intervistati erano uomini e il 67,80% viveva ad Atene. Alla maggior parte di loro è stato diagnosticato l’HIV-1 10 anni fa. Sul totale degli intervistati, il 37,40% ha segnalato ostacoli nell’accesso alle cure per l’HIV nell’ultimo anno. Un totale di 24,30% ha riferito di non essere stato testato per la carica virale negli ultimi sei mesi e di aver ricevuto un risultato. Gli individui che autovalutano la propria situazione finanziaria come pessima o pessima avevano maggiori probabilità di non essere consapevoli della propria carica virale (55,60%) rispetto a quelli con una migliore situazione finanziaria (33,5%) (P <0,01). Solo il 33,3% dei partecipanti non assicurati era consapevole della propria carica virale e questa cifra è salita al 63,30% (P <0,01) tra i partecipanti assicurati."
Ultima modifica di rita il domenica 7 aprile 2024, 9:43, modificato 12 volte in totale.



Puzzle
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Re: Grecia

Messaggio da Puzzle » martedì 21 marzo 2023, 19:22

Ciao Rita, il non pagare lo do per scontato all'interno della UE. Ciò che volevo evidenziare era il controllo periodico, che in Grecia non va oltre la carica virale. L'impatto della tossicità dei farmaci a me viene controllata regolarmente, quanto la formula leucocitaria, dove si trova il famelico numero dei CD4. Le ho consigliato di richiedere una DEXA, dopo dodici anni di assunzione farmaci, ma pure qui non sapeva cos'era. Sono certo che fanno il possibile, ma la crisi greca, della quale ci siamo dimenticati, non è ancora terminata soprattutto per le fasce più fragili.

Nonostante ciò, i greci sono gente allegra, accogliente e con gran voglia di vivere e divertirsi.



Puzzle
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Re: Grecia

Messaggio da Puzzle » martedì 21 marzo 2023, 22:13

Dora ha scritto:
martedì 21 marzo 2023, 16:53
Ma è così per tutti o solo per la tua amica e chi condivide con lei la provenienza dalla Russia e ha magari difficoltà ad ambientarsi? Ed è una percezione o qualcosa di più solido?
Te lo chiedo, perché della Grecia so meno di niente, ma da una rapidissima scorsa i dati non sembrano così catastrofici. L'aiuto per i profughi dall'Ucraina sembra piuttosto ben organizzato. Inoltre, ad esempio, la PreP è gratuita dall'autunno scorso, mentre qui l'AIFA sta discutendo la gratuità del Truvada solo in questi giorni; le diagnosi si sono dimezzate in una decina d'anni e ora sono sulle 500/anno; la prevalenza dell'infezione è bassissima, con dati sulle trasmissioni in linea con le medie europee; un'indagine recente sulla qualità della vita non mi pare abbia dato risultati così diversi da quelli rilevati in Italia ...
Riferisco ciò che mi ha raccontato. Siamo sempre in contatto via Skype e le sto raccomandando di chiedere almeno la Dexa, dopo 12 anni di sieropositività e di farmaci. Mi dice che le fanno solo l'esame per la carica virale e se quello va bene (a lei va bene) non le fanno altro. Non sa quanti CD4 ha perché non le fanno la formula leucocitaria. Quando le ho parlato della vitamina D è cascata dalle nuvole. Le hanno fatto i prelievi su un tavolino da bar. Ora non so se è un trattamento "particolare" nei confronti dei rifugiati, o sia normalità. Sicuro che mi preoccupo, dopo averla conosciuta. Ha chiesto e ottenuto protezione internazionale, con permesso di soggiorno, dovrebbe essere trattata come ogni altro sieropositivo.



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