STREGONI, CIARLATANI, FUFFARI. O DEL MONDO ALLA ROVESCIA

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STREGONI, CIARLATANI, FUFFARI. O DEL MONDO ALLA ROVESCIA

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 12 febbraio 2014, 10:53

Myles Power è un biochimico e vlogger inglese che cura un fantastico canale di debunking su Youtube, in cui si occupa di smascherare le menzogne della propaganda pseudoscientifica, da quella dei creazionisti a quella dei fanatici delle scie chimiche, da quella delle pseudomedicine a quella dei negazionisti dell’11 settembre.

Di recente, Myles ha pubblicato 5 video di critica al film negazionista dell’HIV/AIDS House of Numbers.
Ed ora, come era fatalmente prevedibile conoscendo i modi con cui i negazionisti agiscono, sta subendo un vergognoso attacco che rischia di compromettere tutto il suo lavoro.

Ha iniziato il giornalista Liam Sheff, inoltrando agli amministratori di Youtube una infondata denuncia di violazione del copyright (DMCA - Digital Millennium Copyright Act), che ha comportato l'oscuramento del quinto video di Myles su House of Numbers, in cui Sheff compariva da "protagonista".
Poi Sheff ha ritirato la sua denuncia, il video è tornato visibile ed è stato subito rispecchiato da decine di altri vlogger, con la magnifica creazione di un “effetto Streisand”.
Ma a Sheff è subentrato Martin Penny, uno degli uomini più ricchi d'Inghilterra nonché produttore esecutivo di House of Numbers, che ha inoltrato a nome di una associazione ironicamente chiamata “Knowledge Matters” altre denunce, che potrebbero comportare non soltanto l'oscuramento dei singoli video, ma la chiusura entro una settimana del canale di Myles.

Se Myles volesse contro-denunciarli, sarebbe probabilmente costretto ad affrontare in tribunale un uomo fra i più ricchi del Regno Unito, inoltre dovrebbe rivelare la sua identità e tutti i suoi dati, esponendosi alle ritorsioni dei negazionisti. E noi sappiamo bene di che cosa quella gente è capace per intimidire e mettere a tacere chi, esercitando il proprio legittimo diritto di critica, osa contrastarla.

Poiché questo è palesemente un grave attacco contro la libertà di critica, si stanno mobilitando scienziati e attivisti, dalla virologa Abbie Smith nel suo blog su Science a Ben Goldacre, a Richard Jefferys, a molti altri.

Il sito The Science of Sarcasm ha ripostato tutti i video di Myles e potete vederli qui:

Tutta la storia potete leggerla nei dettagli sia nella pagina facebook di Myles Power, sia nel suo blog.

Questa è una sintesi di questa brutta vicenda, raccontata dallo stesso Myles:





Se ritenete che questo tentativo di bloccare uno dei migliori vlogger oggi attivi in Rete debba essere contrastato per la libertà di tutti noi che attraverso la Rete operiamo, per favore diffondete questo post in altri siti.

Potete inoltre considerare la possibilità di firmare una petizione a Youtube via change.org:



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uffa2
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da uffa2 » mercoledì 12 febbraio 2014, 11:02

Come spiegavo a Dora, l’utilizzo del diritto d’autore per bloccare le critiche non è una novità di oggi.
Già alcune sette americane, da decenni, usano questa strategia per impedire che documenti “riservati” sulle loro pratiche vergognose di condizionamento della vita degli adepti o finalizzate ad aggredire i critici e a condizionare i controllori pubblici, divengano di pubblico dominio.
Per fortuna, uno degli aspetti più perniciosi di internet (la viralità) rende sempre più debole questa strategia.
Ritengo però che questa perversione delle tutele legali della proprietà intellettuale sia un attacco ai diritti fondamentali della persona per come li conosciamo in Occidente, e per questo ho chiesto a Dora di preparare il post qui sopra, che sottoscrivo in ogni virgola.
Ho già, come amministratore del forum, partecipato alla petizione diretta a Google, affinché un’azienda nata nel Paese che più tutela la libertà d’opinione non censuri il diritto alla critica.
Vi invito caldamente a partecipare anche come singoli alla petizione.


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Dora
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da Dora » mercoledì 12 febbraio 2014, 11:34

Questa operazione intimidatoria nei confronti di Myles Power si inserisce in una strategia che i negazionisti di Rethinking AIDS e organizzazioni satellite stanno attuando ormai da qualche tempo: non avendo alcuna credibilità scientifica e non riuscendo ad avere accesso a un “dibattito” con nessun ricercatore serio, ma avendo invece grandi disponibilità economiche, sono passati alle vie legali e cercano di colpire i blogger e gli attivisti che li contrastano, dentro e fuori la Rete.

Ecco così le cause per diffamazione o per violazione del copyright che, benché palesemente ingiuste e infondate (frivolous - vengono definite nel sistema giuridico statunitense), possono durare anni e costare molto denaro.

In questo momento l’OMSJ (Office of Medical and Scientific Justice - proprio così, ahimè) e il suo presidente, l’ex poliziotto Clark Baker, hanno in corso una causa contro l’attivista gay HIV positivo Todd DeShong, che ha osato svergognare nel suo blog le infinite menzogne raccontate da Baker. Todd ha però dalla sua parte, oltre alla verità, ben quattro fra i migliori avvocati degli Stati Uniti, che lo difendono pro bono dopo che il sito Popehat ha lanciato un appello ai legali che si occupano di difendere i diritti civili violati negli Stati Uniti.
Al mio amico Todd va tutta la mia solidarietà, nella piena fiducia che questa orribile vicenda si concluderà con la disfatta di Baker e dell'OMSJ.

Le cause intentate dai negazionisti finiscono regolarmente per ritorcersi contro di loro e il caso più clamoroso è il doppio fallimento della causa intentata dalla giornalista negazionista Celia Farber contro Richard Jefferys. Ma hanno l’effetto di far perdere moltissimo tempo a chi le subisce, di incidere sulla sua salute e di spaventare gli altri attivisti.

A Myles, che sta da giorni dimostrando di essere di tempra forte, auguro di non doversi trovare in causa con personaggi di tal fatta. Ma, se accadrà, sono certa che troverà avvocati pronti a difenderlo pro bono, perché il sopruso che sta subendo è così assurdo che ha scatenato l'immediata solidarietà della Rete, del mondo scientifico e del mondo dell'attivismo.



Dora
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da Dora » sabato 22 febbraio 2014, 8:52

Meglio tardi che mai, anche un mezzo di informazione italiano si è accorto di quanto sia brutta la storia dell'attacco dei negazionisti a Myles Power.
Ecco così l'articolo che Wired dedica oggi a



Le bufale su Aids e Hiv

Fra tutte le teorie cospirazioniste, quelle sul virus dell’immunodeficienza acquisita sono particolarmente pericolose

Il seguitissimo canale YouTube del chimico e comunicatore scientifico inglese Myles Power, è stato minacciato di cancellazione a causa di una violazione dei diritti di autore ai sensi del famigerato Digital Millennium Copyright Act. La colpa di Myles? Avere demolito punto per punto uno dei più recenti e (purtroppo) diffusi, prodotti di disinformazione e propaganda negazionista su Hiv e Aids. House of Numbers, uscito nel 2009, è stato da subito ampiamente rigettato come una manovra del movimento negazionista, ma negli ultimi mesi Myles lo ha analizzato fotogramma per fotogramma, realizzando una serie di 5 video nei quali smaschera i trucchi del regista Brent Leung.

Quando gli scettici cominciano a rompere le uova nel paniere dei complottisti, la censura diventa praticamente l’unica via per tentare di proteggere la fede e/o il business, e le leggi sul copyright in questo caso possono diventare una scorciatoia preziosa: i produttori di House of Numbers hanno quindi cominciato segnalando a YouTube presunte violazioni dei diritti di autore.

Che si tratti di solo di una strategia per eliminare un critico scomodo è però evidente: difficile fare un video di debunking senza utilizzare parte del materiale originale, e anche se House of Numbers si è diffuso prevalentemente proprio attraverso piattaforme di video sharing e file sharing (lo stesso Power ammette di averlo scaricato attraverso Piratebay), questo finora non sembra aver scomodato i produttori.

Per ora, complice probabilmente lo straordinario supporto dimostrato a Myles, sia i video che l’account YouTube resistono, ma stando a quanto dichiarato dall’attivista “membri della movimento negazionista dell’Aids hanno messo bene in chiaro che vogliono procedere contro di me per via legale a causa del video. Sto ancora considerando le mie opzioni e sono tutt’altro che certo di come tutto questo finirà”.



Quello che sta succedendo a Myles Power è però solo la punta dell’iceberg: tra le tante teorie cospirazioniste, quelle sull’Aids sono particolarmente perniciose, e i loro sostenitori più agguerriti che mai. Come sta accadendo nel caso dei vaccini, la disinformazione ha il potere concreto di mietere vittime.

L’Hiv causa l’Aids?
La teoria centrale dei negazionisti è la cosiddetta ipotesi di Duesberg, cioè che l’Hiv sia un virus innocuo e che l’Aids sia invece di origine non infettiva e causata da altri fattori, compresi proprio i farmaci con cui tentiamo di tenere sotto controllo l’infezione di Hiv. In House of Numbers, per esempio, è fondamentale la testimonianza di Christine Maggiore, risultata positiva all’Hiv nel ‘92 e che da allora ha rifiutato di curarsi. Il documentario omette però che Maggiore è morta di polmonite legata ad Aids prima dell’uscita del film, e che nel 2005 era morta in un modo simile anche la sua figlioletta di tre anni. Il legame tra Hiv e Aids è infatti ben più di un ipotesi, ed è proprio conoscendo la sua causa virale che, applicando anche i principi dell’evoluzione, oggi esistono farmaci che riescono a tenere a bada a lungo l’infezione, aumentando moltissimo l’aspettativa di vita.

Come sarebbe possibile tenere in piedi una cospirazione di questo tipo? Naturalmente silenziando le persone e i dati scomodi. Nel video per esempio vediamo la presentazione di uno studio, oggi noto semplicemente come Padian paper che ci fa credere di essere di fronte alla prova schiacciante che l’Hiv non si contrae nei rapporti eterosessuali. Il lavoro, naturalmente, sarebbe stato ignorato dai colleghi. In realtà lo studio e la Storia ci dicono tutt’altro: l’intervista all’autrice, l’epidemiologa Nancy Padian è stata infatti tagliata ad arte per trasmettere un messaggio negazionista che niente ha a che vedere col suo pensiero.

I dubbi sull’esistenza del virus
Un’altra forma di negazionismo riguarda invece l’esistenza stessa dell’Hiv: nel bestseller da autogrill Tutto quello che sai è falso – manuale dei segreti e delle bugie, così come in moltissime altre pregevoli pubblicazioni, per esempio si nega continuamente che il virus sia mai stato isolato, cosa che invece è accaduta ripetutamente. La bufala diventa funzionale alla costruzione di intrecci fantapolitici degni delle sceneggiature scartate di Mistero: sotto il “virus che non c’è” il potente Occidente vuole nascondere tutte le malattie legate alla povertà in Africa, in modo da alimentare la paura e permettere che le case farmaceutiche continuino ad arricchirsi con costosi farmaci, e via delirando. Della situazione si avvantaggia naturalmente certa medicina alternativa, per esempio in Italia c’è chi l’Aids la vorrebbe curare con lo yogurt.

L’Hiv creato dalla Cia e altre panzane
Il negazionismo duro e puro si è poi arricchito negli ultimi anni anche di ipotesi accessorie, che invece di negare il legame assodato tra Hiv e Aids proponevano spiegazioni alternative per l’origine dell’epidemia. Se si nega l’esistenza di una malattia virale, a rigor di logica ricostruzioni simili dovrebbero essere incompatibili, ma il movimento negazionista le ha accolte naturalmente perché anch’esse funzionali alla costruzione di una narrativa che vede la scienza marcia da una parte e i coraggiosi dissidenti dall’altra. Lasciando da parte l’Hiv creato dalla Cia, o sue varianti, è ancora rampante in Rete l’ipotesi secondo cui l’epidemia si è originata in Africa a causa del vaccino orale anti polio: per coltivare il vaccino in quegli anni sarebbero stati utilizzati utilizzati tessuti di scimmia infetti da Siv (Simian Immunodeficiency Virus) ed è in questo modo che il virus sarebbe passato alla nostra specie, adattandosi e diventando l’Hiv che conosciamo. Nonostante questa ipotesi sia stata testata e rifiutata, e che in ogni caso si parli fatti accaduti alla fine degli anni ‘50, l’abnorme attenzione mediatica che il suo maggiore difensore (lo scrittore Edward Hooper, che naturalmente ora grida all’insabbiamento) è riuscito a farle guadagnare produce effetti tangibili nella cronaca: oggi chi si oppone alle vaccinazioni anti-polio in Africa e in altre regioni del mondo, ha un’arma di propaganda in più.



Dora
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da Dora » sabato 22 febbraio 2014, 9:11

E nel caso qualcuno pensasse che la propaganda dei negazionisti dell'HIV/AIDS è "insomma ... sì ... solo propaganda, che qualsiasi persona di media intelligenza sa valutare per quello che è" - invito a riflettere che spezzoni di House of Numbers circolano ormai in Rete da anni, opportunamente sottotitolati in varie lingue e ripostati da persone che non si qualificano come negazionisti - e chi li guarda neppure sa che si tratta di una delle operazioni dei negazionisti di Rethinking AIDS e loro affiliati.
Accade così che si veda Montagnier farneticare sostenendo che "possiamo essere esposti all'HIV molte volte senza che si instauri un'infezione cronica. Il nostro sistema immunitario eliminerà il virus in poche settimane ...". E accade che persone che non sono dichiaratamente negazioniste, ma amano sofisticare su false distinzioni terminologiche (saranno "negazionisti" o "dissidenti" quelli che negano che l'HIV causi l'AIDS?), neppure si rendano conto che quello che stanno guardando è un pezzo di pura, certificata e scientificamente smentita propaganda negazionista.

Una prova, soltanto l'ultima della serie: il thread "I dissidenti: ma perchè?" discusso in questi giorni in Lilachat.



nordsud
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da nordsud » domenica 13 aprile 2014, 9:47

Ho provato a verificare le "voci" che sento sempre più spesso riferite alla posizione di Beppe Grillo sull'esistenza del virus HIV come causa dell' AIDS.
Effettivamente Beppe Grillo senza tanti giri di parole METTE IN DUBBIO L'ESISTENZA DI QUESTA RELAZIONE SE NON PERFINO L'ESISTENZA DEL VIRUS STESSO.
Mi chiedo come sia possibile che nessuna associazione Italiana ( per quel che valgono sigh ) abbia preso una posizione ferma per "sputtanare" pubblicamente un pagliaccio del genere.
Non mi interessa nulla del suo programma economico politico o sociale ( che travasa come si fa in autunno con il vino nelle bocche di milioni di boccaloni pronti a bersi le più tremende porcherie )... mi interessa quello che mi riguarda e che ha condizionato fino al midollo la mia vita cioè l 'HIV, che Grillo e molti grillini di <edit automatico> sostengono sia un'invenzione.
Io mi ricordo benissimo la sieroconversione dopo un rapporto non protetto e rischioso, e mi ricordo benissimo che fin da subito mi era venuto il tremendo dubbio di essere stato contagiato.. ma per codardia o per scaramanzia speravo di sbagliarmi e solamente dopo qualche anno ho avuto la conferma che il mio dubbio era fondatissimo quando le prime avvisaglie del cedimento del mio sistema immunitario mi hanno costretto a varcare la soglia del reparto infettivi.



Dora
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da Dora » domenica 13 aprile 2014, 12:33

nordsud ha scritto:Ho provato a verificare le "voci" che sento sempre più spesso riferite alla posizione di Beppe Grillo sull'esistenza del virus HIV come causa dell' AIDS.
Effettivamente Beppe Grillo senza tanti giri di parole METTE IN DUBBIO L'ESISTENZA DI QUESTA RELAZIONE SE NON PERFINO L'ESISTENZA DEL VIRUS STESSO.
Mi chiedo come sia possibile che nessuna associazione Italiana ( per quel che valgono sigh ) abbia preso una posizione ferma per "sputtanare" pubblicamente un pagliaccio del genere.
Non mi interessa nulla del suo programma economico politico o sociale ( che travasa come si fa in autunno con il vino nelle bocche di milioni di boccaloni pronti a bersi le più tremende porcherie )... mi interessa quello che mi riguarda e che ha condizionato fino al midollo la mia vita cioè l 'HIV, che Grillo e molti grillini di <edit automatico> sostengono sia un'invenzione.
Io mi ricordo benissimo la sieroconversione dopo un rapporto non protetto e rischioso, e mi ricordo benissimo che fin da subito mi era venuto il tremendo dubbio di essere stato contagiato.. ma per codardia o per scaramanzia speravo di sbagliarmi e solamente dopo qualche anno ho avuto la conferma che il mio dubbio era fondatissimo quando le prime avvisaglie del cedimento del mio sistema immunitario mi hanno costretto a varcare la soglia del reparto infettivi.
Non sapevo di questo tuo ritardo a diagnosticare l'infezione, Nordsud. Mi dispiace molto.

Credo influenzata dalla nostra lettera al rettore dell'Università di Firenze sul caso Ruggiero, nel maggio 2012 la LILA ha mandato a Beppe Grillo una lettera aperta per chiedergli conto delle sue affermazioni negazioniste in materia di HIV/AIDS (ne abbiamo discusso a lungo nel thread Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionismo).
Grillo a quella lettera non ha mai risposto e le posizioni sue e del Movimento 5 Stelle restano molto ambigue, anche se alcuni esponenti del movimento hanno preso apertamente le distanze (vedi per esempio qui e qui).
Se mai queste persone dovessero avere accesso al potere di prendere decisioni in materia di sanità e di salute pubblica, questo potrebbe tradursi in un disastro.

Dobbiamo anche ricordare che, quando noi quattro gatti facemmo scoppiare il caso Ruggiero, le tre associazioni principali ci sostennero immediatamente e si unirono alla nostra iniziativa. Il loro appoggio, insieme a quello degli scienziati - non solo italiani - e degli attivisti internazionali (che era abbastanza scontato), insieme a quello dell'Istituto Superiore di Sanità (che era molto meno scontato, perché le nostre Istituzioni ritengono che contrastare i negazionisti dell'HIV/AIDS significhi dar loro visibilità - in ciò sbagliando, dal momento che costoro la visibilità se la prendono da soli attraverso la Rete), e insieme agli articoli scritti su una rivista di assoluto prestigio come Nature, rese la nostra iniziativa abbastanza forte da non permettere al rettore di continuare a nascondere la sporcizia sotto il manto della *libertà accademica* e da indurlo a creare una commissione di inchiesta.

Come sia finita, lo sappiamo tutti: Ruggiero non fu licenziato, ma fu pesantemente redarguito e gli furono imposti vincoli così stretti che gli impedirono di continuare a propagandare le sue teorie attraverso l'università. Da allora, a parte delle pseudo-ritrattazioni fatte attraverso la stampa generalista, si è astenuto dal parlare pubblicamente di HIV e ha creato la sua clinica in Svizzera, dove tratta le malattie più diverse secondo le sue bizzarre credenze mediche.
Rimane però nel board di Rethinking AIDS, quindi che sia stato e continui ad essere un negazionista dell'HIV/AIDS credo non lo possa contestare nessuno (l'ignoranza di che cosa è e che cosa fa Rethinking AIDS, che caratterizza la maggior parte degli italiani che si occupano di HIV/AIDS, non cancella infatti la realtà delle cose).

Mancano ancora le conclusioni dell'inchiesta dell'Ordine dei Medici di Firenze - per quanto ne sappiamo, il procedimento ha dovuto interrompersi per una concomitante indagine della Procura di Sassari. Ma confido che presto anche l'Ordine dei Medici completerà l'opera di pulizia iniziata dall'Università.

Avere bloccato la diffusione della propaganda negazionista di Marco Ruggiero è sufficiente?
Evidentemente no. Il lavoro da fare è ancora tanto.
E purtroppo lo constatiamo ogni giorno, leggendo nei forum, nelle pagine facebook e in altri social network di persone che arrivano ad abbandonare gli antiretrovirali perché convinte dalle fandonie che i negazionisti postano a ripetizione in Rete.
Capita addirittura di leggere materiale negazionista in un forum come quello della LILA, in cui ci sono diversi utenti che pure non sono formalmente negazionisti, ma sono incappati in film e testi dei quali non sono stati neppure capaci di capire l'origine, ma che hanno agito sulle loro paure, facendo loro dimenticare quanto cattivo possa essere l'HIV.



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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da nordsud » mercoledì 16 aprile 2014, 15:06

Dora ha scritto:
nordsud ha scritto:
Non sapevo di questo tuo ritardo a diagnosticare l'infezione, Nordsud. Mi dispiace molto.

Il contagio risale all'inverno 1989-1990 e la diagnosi nel 1998 ( a dir la verità il dubbio dell'infezione aumentava con il calare delle difese immunitarie.. durante i primi anni stavo benissimo e basta.. solo dal 1996 ho cominciato ad avere i sintomi.. un raffreddore che non passava.. una tosse prolungata, non sempre il coraggio uno può darselo a comando.. io ci ho messo 2 anni... e sono stati i due anni del dubbio atroce continuo...perché prima avevo solo il sospetto che andava e veniva solo se ci pensavo.....insomma avevo paura della verità.....e visto che le cure sono arrivate solo nel 1996... non mi sono perso niente di "particolare"..)



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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da Dora » martedì 6 maggio 2014, 20:58

PERCHÉ IL LAVORO DI SMASCHERAMENTO DELLE FANDONIE NEGAZIONISTE SERVE ANCORA

Myles Power ha postato oggi nel suo sito la lettera che ha ricevuto da un ex negazionista - un uomo che ha dato credito alla propaganda omicida che Rethinking AIDS ha diffuso attraverso la Rete e attraverso film come House of Numbers e per molti anni ha evitato di fare il test, ritrovandosi così in fin di vita per una PCP.



A letter from a former AIDS denialist

In my videos and articles critical of the AIDS denialist movie ‘House of Numbers’ I have always said that there is no doubt in my mind that the documentary will be responsible for a lot of pain and suffering in the world. Although I have been publishing work on the subject for over a year I have only just received my first email backing up what I already thought.

This letter shows incredible bravery and I wish this chap all the best in his future.



Myles,

I just watched every episode of your series Debunking of House of Numbers. I’m writing this after almost dying last month from pneumocystis pneumonia because I’ve bought into the Rethink-AIDS bullshit since 1994. I’ve probably been HIV positive for six years, but lived in denial about my health regarding it. Also, I had a whole routine based on advice from denialists to keep from getting an HIV test; previous to last month, the last one I got was in 1996.

In 1994, My father and I heard a radio show by Dr. Robert Willner who also wrote a book that we bought called Deadly Deception. It was something my father and I bonded over during a drive across the United States. The book was terribly written but then lead me to other books by John Lauritsen and Peter Duesburg. I probably read each book three or four times so I could argue and convince friends there’s nothing wrong and lets all stop worrying about AIDS. I currently have a group of friends and a partner that are joining me in reeducating ourselves after what I consider to be very damaging brainwashing I did to myself over these years, and regurgitating denialist information to them as well.

My partner and I have been together for sixteen years, and he followed my advice on how to lie to doctors about having “just gotten an HIV test anonymously so I don’t need one now.” Because I didn’t want to know my HIV status, I put a lot of pressure on him to not learn his also and now I have to live with the guilt from that. Legally, my general practitioner could probably have me thrown in prison for lying to him, but he’s stood by me and assures me that he can make me whole and healthy again. The guilt I also feel for convincing my parter to listen to my repeating denialist misinformation and watching House of Numbers with me and sharing articles about evil drug companies is unprecedented. He is also HIV positive, we found out last month also after I was hospitalized.

We’ve spent the last four years together with all the health problems for which you would think any rational gay man would get an HIV test.

We would have blood work with all sorts of anomalies but insist to medical personnel we just had an HIV test so let’s look for another reason. Low platelets, candida, rashes, unexplained ocular problems, low testosterone, etc. My cabinets now are full of elixirs and vitamins to address each of the symptoms of those issues without once realizing that there’s a bigger health problem within me.

I wrote this because in the last episode you said something about a documentary like House of Numbers is probably doing great damage to people’s health and I want you to know that it certainly is and did in my case, and to thank you for producing them. It’s going to be a long recovery for me and I’m spending the time reeducating myself, and trying not to place too much blame on myself for believing the mis-information.

I’m educated and fairly street-smart so it’s hard to understand how I got here. In high school in the 1980′s, I was the one demanding my gay friends use condoms. I moved to Florida in 1991 for school and continued to make sure I used them and we were all being responsible. After ingesting the denialist information, I remember being someone sad because I felt I could have had so much more fun in Florida had I only known then that “condoms didn’t matter, it’s really just the poppers and drugs you have to stay away from.” That was my attitude because Duesburg, Lauritsen and the website rethinkaids caused me to believe it.

So when I got pneumonia in February/March (maybe January?), I just told myself that my dad has had pneumonia so why is this any different? I went to the hospital once, and my own doctor three times in March, lying each time about having been tested recently so I was given antibiotics and sent home each time. My partner was out of town so I literally lied on the sofa for two weeks, my body destroying itself to feed the pneumonia and not eating anything except the wrong antibiotics. It never occurred to any of the health professionals, especially my doctor that someone would flat-out lie to them about having an HIV test and saying it was negative when in fact no test was ever done. The second time I went to the emergency room, they did a test without my permission which is legal if the patient is unresponsive, which I was.

When my doctor came to see me in the hospital a few days later and I had to explain my denialist views and how I had lied to him… that was one of the lowest points of the whole experience. I thought he was going to tell me he can’t treat me and walk out the door. He assured me he’s seen worse and I’ll be OK, but “now you know you were wrong.”

I actually don’t remember much about how I got to the hospital, but I was told I was about two hours away from dying after passing out on the floor of my bathroom when my partner, now back home called and ambulance and I spent a week in the hospital loosing more muscle mass from the pneumonia, but being treated remarkably well by the medical staff. In one month I went from 162 pounds to 135 pounds (73.5kg-61kg). I did get the impression from the medical staff I was a rarity since my CD4 count was 21 and who the hell waits that long to get treatment in this modern age? Because of modern anti-viral medication, it’s rare they see someone with pneumocystis pneumonia anymore as an introduction to his hospitalization. The first few days in the hospital, I could not believe there was all this fuss over someone who “didn’t deserve it” and honestly felt I deserved to die, based on how wrong I had been for so long about taking care of myself.

Now I have to live with looking like an AIDS patient from 1992, which is rare to see but quite noticeable in my neighborhood. I feel like a skeleton walking to the store; it’s embarrassing. I even have Kaposi Sarcoma, which I have had visible since November 2013, but because I “don’t do poppers” I completely denied that’s what it could be. My doctor, who has treated HIV positive patients since the beginning, didn’t even think that’s what the lesions on my neck and face were because I had lied about having been tested (always two months ago, always negative) and because he hasn’t even seen KS in fifteen years.

I’m on antivirals and responding well, so there is some hope but I’m still at the point in being sickly where I don’t know what it feels like to be healthy, and I’m doubtful I ever will be again. I know I will, but right now, it doesn’t feel that way.

Over the weekend, I threw away a stack of House of Numbers DVDs I had made to give to people because I really believed it at the time and thought everyone should see it. That’s how manipulated I was. Two years ago, I mailed a copy anonymously to an acquaintance who I was sure would benefit from the movie and knowing he wasn’t actually HIV positive and could stop taking his medications. I hope he threw it away and didn’t watch it. I know he’s still taking anti-virals and healthy.

Again, thank you Myles, for producing your series debunking that terrible movie (which I got from Pirate Bay), thanks for reading this. I wrote all this so you can know some real-world results on how damaging propaganda like that can be to just a common working man in Saint Louis, MO, USA with a fairly normal life.

Regards,

Brad



uffa2
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Re: I NEGAZIONISTI DELL'HIV/AIDS CONTRO IL VLOGGER MYLES POW

Messaggio da uffa2 » mercoledì 7 maggio 2014, 8:11

Un altro racconto dell’orrore. Forse c’è il lieto fine, ma resta un racconto dell’orrore.
Come si possa essere così malvagi da fare così del male al prossimo è un mistero.


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