La questione è più complessa. Vediamola per passi.rospino ha scritto:Questo dimostra al grande pubblicoLa domanda è anche: a cosa serve l'Ordine dei medici se non è in grado di intervenire per sanzionare personaggi che si pongono totalmente in contrapposizione con i principi che l'Ordine dei medici dovrebbe tutelare?uffa2 ha scritto:«Ecco fatto, gratta il Peppone e troverai il Pepito»
L’ho sempre detto: la cultura classica salverà il mondo, ed è infatti a un classico (il racconto “Vincita Sisal” scritto da Giovanni Guareschi nel 1952) che dobbiamo questa illuminante guida filosofica e scientifica.
«gratta il Peppone e troverai il Pepito» dice il Don Camillo disegnato dal grande Guareschi, gratta lo “scienziato critico” e troverai il negazionista, gratta il negazionista e troverai il fan dell’olio di serpente (qui sotto le spoglie di “probiotici, prebiotici, vitamina C anche dieci grammi al giorno, antiossidanti”).
Le Iene, sulle quali non cambio opinione, inseguendo le indicazioni dell’ufficio marketing di Publitalia e battendo il ferro dell’aidiesse finché fa audience, questa volta l’hanno imbroccata giusta, e hanno mostrato cosa c’è dietro agli umanissimi medici che preoccupandosi di noi lastricano di illusioni la nostra strada verso la morte.
La signorina Toffa, pure lei, ne ha detta una giusta, chiedendoci cosa ci fa il Mastrangelo nei registri dell’Ordine dei Medici di Siena.
Ce lo chiediamo pure noi.
Gente del genere andrebbe radiata dagli Ordini appena inizia a spargere il suo veleno, senza attendere le Iene.
Ora, speriamo tutti che qualcuno faccia il proprio dovere, tenga fede al Giuramento di Ippocrate e alle proprie responsabilità verso la Repubblica e faccia quel che deve per difendere la vita dei singoli e la sanità pubblica privando con ignominia questo signore della possibilità di usare il titolo di medico.
1. Mastrangelo è libero di pensare quello che vuole. Noi possiamo ritenere che pensi molto male e dimostri di non aver capito una cippa di quello che ha studiato all'università, ma non possiamo impedirgli di *essere* un negazionista dell'HIV/AIDS.
2. Mastrangelo è libero di scrivere quello che vuole in un libro, se trova qualcuno che glielo pubblichi. Un libro - soprattutto se pubblicato da un editore come Salus Infirmorum - non può essere considerato un'opera di scienza alla stessa stregua di un articolo su una rivista con peer review (vera, non farlocca come le riviste su cui pubblica Ruggiero).
3. Mastrangelo non risulta aver insegnato le sue vaccate negazioniste durante i suoi corsi universitari come faceva Ruggiero.
4. Dove la libertà di Mastrangelo comincia a farsi più sottile è, paradossalmente, la Rete: se Mastrangelo interviene come medico riconosciuto come tale in una pagina di Facebook frequentata da persone HIV positive che non si curano perché danno credito alle baggianate negazioniste e raccontano di avere una manciata di CD4, continua ad essere libero di propagandare il suo libro e le sue idee negazioniste? Sarebbe suo dovere di medico intervenire per portare quelle persone alla ragione? Nei mesi scorsi, ho interpellato alcuni medici e ricercatori per capire se gli interventi su Facebook di Mastrangelo fossero sufficienti per fare una segnalazione all'Ordine e tutti mi hanno sconsigliato di farla, dicendomi che avrei rischiato una querela per diffamazione.
5. Ora però Mastrangelo ha fatto un enorme errore e dobbiamo essere grati alle Iene per averlo documentato: pensando di parlare in privato, ha dissuaso una persona con HIV dall'usare antiretrovirali.
Questo l'abbiamo visto tutti e dovrebbero vederlo anche all'Ordine dei Medici di Siena.