Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionismo
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
Dio, come siamo ridotti... a ogni cambio, le cose vanno solo peggio: dai ladri agli incapaci, dagli incapaci ai buffoni, dai buffoni agli irresponsabili...
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Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
Ad essere maliziosi vien da pensare che bisognava proprio che desse dello zombie a Bersani, perché l'Unità si accorgesse delle stupidaggini che Grillo sostiene in campo medico-sanitario.
Meglio tardi che mai, comunque ...
Intanto, ricordo che - da politico consumato - Grillo non ha mai risposto alla lettera della Lila.
Da http://www.unita.it/italia/le-balle-di- ... e-1.442519 (con tanti commenti, uno più interessante dell'altro).
Da http://www.unita.it/italia/grillo-e-l-o ... o-1.442542 (anche qui, pagine e pagine di commenti).
Meglio tardi che mai, comunque ...
Intanto, ricordo che - da politico consumato - Grillo non ha mai risposto alla lettera della Lila.
Da http://www.unita.it/italia/le-balle-di- ... e-1.442519 (con tanti commenti, uno più interessante dell'altro).
Da http://www.unita.it/italia/grillo-e-l-o ... o-1.442542 (anche qui, pagine e pagine di commenti).
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
va bene non c'entra nulla con la lettera della Lila, ma da che pulpito!
Aizzano l'odio contro di me, vogliono eliminarmi
Perfino gli anni di piombo tira fuori? Ma daiiii, ma basta!
Ho letto i commenti del primo articolo, ma sono pochi quelli che entrano nel merito della posizione che prese, secondo me non risponde alla Cerioli perchè proprio non gli interessa chiarire nulla, solo che un conto è prendere posizioni contro le multinazionali in uno spettacolo, l'altro invece è dirci in ambito sanitario come intende muoversi.
Aizzano l'odio contro di me, vogliono eliminarmi
Perfino gli anni di piombo tira fuori? Ma daiiii, ma basta!
Ho letto i commenti del primo articolo, ma sono pochi quelli che entrano nel merito della posizione che prese, secondo me non risponde alla Cerioli perchè proprio non gli interessa chiarire nulla, solo che un conto è prendere posizioni contro le multinazionali in uno spettacolo, l'altro invece è dirci in ambito sanitario come intende muoversi.
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
E' chiaro: Grillo lo vota il POPOLINO (la parte meno evoluta della società, questa è la definizione di popolino secondo il vocabolario). Parla alla pancia della gente e lì prende i voti.
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
La non risposta di Grillo alla lettera della Lila e l'imbarazzo di alcuni consiglieri eletti nel Movimento 5 Stelle:
L’AIDS negato da Grillo
Inserito da Redazione SI 11 ottobre 2012 – 09:57
Alla fine no, Beppe Grillo non ha risposto alla lettera della Lega italiana per la lotta contro l’Aids, un’associazione di volontariato in difesa dei diritti delle persone sieropositive. Ci hanno scritto alcuni consiglieri eletti del Movimento 5 Stelle, che a lui fa riferimento, per “prendere le distanze” (testuale) da quel suo ormai celebre video, in cui Grillo avanza seri dubbi sull’esistenza del nesso fra Hiv e Aids e sull’efficacia dei farmaci, argomento tipico dei cosiddetti negazionisti. Ci hanno scritto per ribadire che prevenzione dell’Hiv e lotta all’Aids sono per loro argomenti indiscutibili, allegando anche le azioni da loro fatte nelle amministrazioni in cui siedono.
Non ci ha risposto Grillo, anche se la nostra lettera aperta è stata ripresa dai media, e non siamo rimasti soli nel chiedergli conto di quelle affermazioni, fatte in uno spettacolo di denuncia sociale che risale ormai al 1998 (replicato per ben due anni, e tuttora in video-circolazione), ma ancora oggi utilizzate dai negazionisti come argomento a favore. Ancora oggi, ovvero quando Grillo da comico si è fatto soggetto politico, senza mai aver corretto quella sua posizione.
Non è questione di lana caprina, come ben sappiamo noi che con la sieropositività e quanto questa comporta abbiamo a che fare tutti i giorni dell’anno, da ben prima di quel 1998 (e del 1996, anno della storica conferenza di Vancouver in cui venne dimostrata l’efficacia delle attuali terapie). Per noi è questione concreta, e lo è da almeno 25 anni, dato che la Lila è stata fondata nel 1987.
La vita con l’Hiv non è sempre semplice e serena (per alcuni lo è, e dovrebbe essere così per tutti). La patologia può essere invalidante, comportare sofferenze non solo fisiche ma di relazione con gli altri, con gli affetti, i sentimenti, ma anche nel lavoro e più in generale nella socialità. Le terapie sono faticose e invadenti, la vita viene in parte medicalizzata. Ci sono persone che fanno molta fatica a sopportare tutto questo (stigma compreso), è allora che le sirene del negazionismo rischiano di portare al naufragio di ogni speranza di vita, all’illusione che forse i medici non hanno capito nulla, che negare la patologia la faccia sparire. Succede, e come. Succede che la gente muore per questo. È successo, anche di recente, e temiamo che possa ancora accadere.
Non è una questione ideologica, questo abbiamo cercato di spiegare a Beppe Grillo, questo ribadiamo ogni volta che ci troviamo di fronte a teorie negazioniste: è, semplicemente, questione di vita o di morte. La ricerca non procede su una linea retta e non nel mondo delle certezze ma dei dubbi, ma proprio per questo ogni ricercatore sa che ogni risultato deve essere validato secondo determinate azioni, che non sono a sua tutela, ma a tutela dei pazienti. I negazionisti sembrano avere solo certezze, sta anche qui la loro capacità di persuasione, ma è bene ribadire che l’intera comunità scientifica, anche la meno ortodossa, ha smentito più volte la validità delle loro affermazioni e del loro percorso logico.
Qui non si tratta di negare un fatto storico, cosa che può essere comunque grave, ma di intervenire sulla realtà, su qualcosa che accade qui e ora. E quel che accade è che le persone continuano a infettarsi con l’Hiv, e a morire per Aids se non adeguatamente curate, in ogni parte del mondo. Negarlo significa non accettare la necessità della prevenzione e dell’accesso universale alle terapie, e questa, per un uomo politico, che aspira a governare la vita dei cittadini, è un’affermazione molto grave. Che andrebbe smentita.
Valentina Avon, Ufficio stampa Lega Italiana per la lotta contro l’Aids
***********************************************
E come disse Andrea Antinori in occasione di ICAR 2012 riferendosi a Ruggiero, Duesberg (Montagnier, Grillo ...) e negazionisti vari:
Da Reasons why we will never forget
L’AIDS negato da Grillo
Inserito da Redazione SI 11 ottobre 2012 – 09:57
Alla fine no, Beppe Grillo non ha risposto alla lettera della Lega italiana per la lotta contro l’Aids, un’associazione di volontariato in difesa dei diritti delle persone sieropositive. Ci hanno scritto alcuni consiglieri eletti del Movimento 5 Stelle, che a lui fa riferimento, per “prendere le distanze” (testuale) da quel suo ormai celebre video, in cui Grillo avanza seri dubbi sull’esistenza del nesso fra Hiv e Aids e sull’efficacia dei farmaci, argomento tipico dei cosiddetti negazionisti. Ci hanno scritto per ribadire che prevenzione dell’Hiv e lotta all’Aids sono per loro argomenti indiscutibili, allegando anche le azioni da loro fatte nelle amministrazioni in cui siedono.
Non ci ha risposto Grillo, anche se la nostra lettera aperta è stata ripresa dai media, e non siamo rimasti soli nel chiedergli conto di quelle affermazioni, fatte in uno spettacolo di denuncia sociale che risale ormai al 1998 (replicato per ben due anni, e tuttora in video-circolazione), ma ancora oggi utilizzate dai negazionisti come argomento a favore. Ancora oggi, ovvero quando Grillo da comico si è fatto soggetto politico, senza mai aver corretto quella sua posizione.
Non è questione di lana caprina, come ben sappiamo noi che con la sieropositività e quanto questa comporta abbiamo a che fare tutti i giorni dell’anno, da ben prima di quel 1998 (e del 1996, anno della storica conferenza di Vancouver in cui venne dimostrata l’efficacia delle attuali terapie). Per noi è questione concreta, e lo è da almeno 25 anni, dato che la Lila è stata fondata nel 1987.
La vita con l’Hiv non è sempre semplice e serena (per alcuni lo è, e dovrebbe essere così per tutti). La patologia può essere invalidante, comportare sofferenze non solo fisiche ma di relazione con gli altri, con gli affetti, i sentimenti, ma anche nel lavoro e più in generale nella socialità. Le terapie sono faticose e invadenti, la vita viene in parte medicalizzata. Ci sono persone che fanno molta fatica a sopportare tutto questo (stigma compreso), è allora che le sirene del negazionismo rischiano di portare al naufragio di ogni speranza di vita, all’illusione che forse i medici non hanno capito nulla, che negare la patologia la faccia sparire. Succede, e come. Succede che la gente muore per questo. È successo, anche di recente, e temiamo che possa ancora accadere.
Non è una questione ideologica, questo abbiamo cercato di spiegare a Beppe Grillo, questo ribadiamo ogni volta che ci troviamo di fronte a teorie negazioniste: è, semplicemente, questione di vita o di morte. La ricerca non procede su una linea retta e non nel mondo delle certezze ma dei dubbi, ma proprio per questo ogni ricercatore sa che ogni risultato deve essere validato secondo determinate azioni, che non sono a sua tutela, ma a tutela dei pazienti. I negazionisti sembrano avere solo certezze, sta anche qui la loro capacità di persuasione, ma è bene ribadire che l’intera comunità scientifica, anche la meno ortodossa, ha smentito più volte la validità delle loro affermazioni e del loro percorso logico.
Qui non si tratta di negare un fatto storico, cosa che può essere comunque grave, ma di intervenire sulla realtà, su qualcosa che accade qui e ora. E quel che accade è che le persone continuano a infettarsi con l’Hiv, e a morire per Aids se non adeguatamente curate, in ogni parte del mondo. Negarlo significa non accettare la necessità della prevenzione e dell’accesso universale alle terapie, e questa, per un uomo politico, che aspira a governare la vita dei cittadini, è un’affermazione molto grave. Che andrebbe smentita.
Valentina Avon, Ufficio stampa Lega Italiana per la lotta contro l’Aids
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E come disse Andrea Antinori in occasione di ICAR 2012 riferendosi a Ruggiero, Duesberg (Montagnier, Grillo ...) e negazionisti vari:
Da Reasons why we will never forget
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
Ne ha sparate diverse, non solo sull'aids. Ha anche affermato che con il cancro si può convivere (sposando le dottrine di quel farabutto di Hamer), che i test per la diagnosi precoce sono pericolosi, che i vaccini sono inutili e altre panzane più o meno dannose. Il fatto che dei consiglieri M5s prendono le distanze, non cambia l'impatto mediatico che Grillo ha dato su problematiche più grandi di lui. Per essere credibili dovrebbero almeno cominciare a togliere (a far togliere da Grillo e Casaleggio, essendo opera loro) dal programma del movimento cinque stelle il punto dove vogliono "ridimensionare" la prevenzione sui tumori.
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
Infatti, leggi qui: http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 211#p17211.Puzzle ha scritto:Ne ha sparate diverse, non solo sull'aids. Ha anche affermato che con il cancro si può convivere (sposando le dottrine di quel farabutto di Hamer), che i test per la diagnosi precoce sono pericolosi, che i vaccini sono inutili e altre panzane più o meno dannose. Il fatto che dei consiglieri M5s prendono le distanze, non cambia l'impatto mediatico che Grillo ha dato su problematiche più grandi di lui. Per essere credibili dovrebbero almeno cominciare a togliere (a far togliere da Grillo e Casaleggio, essendo opera loro) dal programma del movimento cinque stelle il punto dove vogliono "ridimensionare" la prevenzione sui tumori.
Di quello che giustissimamente definisci un "farabutto" conosci la teoria dell'odore dello smegma come causa dell'AIDS? È uno dei deliri più demenziali in cui io mi sia imbattuta studiando il negazionismo dell'HIV/AIDS. E sì che ne hanno inventate di ogni.
Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
io non ho mica capito 'sto rapporto tra lo smegma e i binari: è stato travolto da un treno mentre si faceva una pippa?
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Re: Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionism
Non so dirti, perché questa "teoria" mi ha sempre fatto troppo schifo per approfondirne la genesi.uffa2 ha scritto:io non ho mica capito 'sto rapporto tra lo smegma e i binari: è stato travolto da un treno mentre si faceva una pippa?
Potresti indagare e, in caso, suggerire a Hamer di testare le sue fantasie su qualche linea ferroviaria molto trafficata.